Osteopatia Cranio-sacrale: importanza sui neonati e sui bambini.

Il sistema cranio-sacrale costituito dalle ossa del cranio, dalla colonna vertebrale e dalle meningi, contiene e avvolge il sistema nervoso centrale con il liquido cefalo rachidiano.
Possiamo paragonare il sistema cranio-sacrale ad un sistema idraulico semi-chiuso,per cui ogni movimento all’interno del sistema produce un effetto sull’insieme.
Studi effettuati hanno dimostrato la mobilità di questo sistema che per le sue caratteristiche cicliche e frequenza è stata definita “ritmo cranio-sacrale”.

Avvolgendo il cervello ed il midollo spinale, il sistema cranio-sacrale ha una grande influenza sulle attività di molte funzioni importanti del corpo
Se il ritmo cranio-sacrale è alterato o la mobilità delle meningi e delle ossa del cranio è bloccata, si ha un effetto negativo sulle strutture nervose e determinate funzioni del corpo possono subire delle alterazioni.

La terapia cranio-sacrale ha lo scopo di rimuovere i blocchi all’interno del sistema, cosicché le meningi e le ossa del cranio possano riacquistare la mobilità ed il ritmo essere riattivato.
E’ dunque un metodo di trattamento che può migliorare diversi disturbi quali l’emicrania,dolori alla colonna ,disturbi dell’apprendimento e del comportamento, problemi emozionali e post-traumatici.

I neonati e i bambini presentano spesso particolari problemi relativi al sistema cranio-sacrale. Nello sviluppo del bambino le cartilagini, le membrane e le ossa che costituiscono la scatola cranica subiscono un cambiamento radicale.
Il cervello, il sistema vascolare, l’ipofisi, il sistema dei ventricoli del cervello e molti altri sistemi sono delimitati dalle membrane.
Infatti le ossa che iniziano a svilupparsi nel cranio di un feto possono essere considerate come” parti solide “delle membrane, le quali contribuiscono stabilire la forma e la funzionalità. Il cranio di un neonato è molto flessibile.

Le eventuali difficoltà della nascita costituiscono l’etiologia più frequente delle lesioni cranio-sacrali nel bambino; esse possono essere determinate da:
a) Presentazione della testa fetale in flessione o in post- flessione che permette un passaggio del feto più o meno facile
b) Diametri del tronco
c) Presentazioni cefaliche 96% dei casi
c1) Presentazioni podaliche (sono possibili quattro posizioni)
c2) Presentazioni di spalla (quattro posizioni)

Altra difficoltà è rappresentata dal bacino materno. Tutti gli elementi che costituiscono il bacino devono essere sufficientemente mobili per poter
aumentare i diversi diametri pelvici durante il passaggio del feto.
– mobilità del sacro tra le ossa iliache
– mobilità dell’articolazione L5/S1 e della colonna lombare
– mobilità dell’articolazione sacro-coccigea
– mobilità della sinfisi pubica
– mobilità delle art.coxo-femorali

I muscoli del bacino (psoas, iliaco,otturatore interno,piramidale,muscoli del pavimento pelvico) devono essere in equilibrio per facilitare il parto.
Tutti i legamenti pelvici così come le altre strutture devono essere normalizzati osteopaticamente prima, durante e dopo la gravidanza.

Osservazione del viso
Lesioni cranio-sacrali
In Osteopatia la definizione di “lesione osteopatica” indica un’alterazione della fisiologica mobilità di una parte del corpo.
L’osteopata “ascolta” i tessuti e rileva, la mobilità delle diverse strutture le une in rapporto alle altre, la malleabilità intraossea;
qualsiasi modificazione di uno di questi elementi costituisce una lesione cranio-sacrale.

Cause di lesioni cranio sacrali durante la vita fetale possono essere:
– Utero patologico(spazio intra-uterino troppo piccolo non permette uno sviluppo corretto del feto)
– Disequilibrio bacino materno
– Gravidanza gemellare (uno dei gemelli può subire una compressione cranica causata dai piedi dell’altro ecc)
– Contrazioni premature
– Impegno precoce(una forza compressiva viene mantenuta sulla parte del cranio impegnata, generalmente sulla volta. Se questa fase di impegno è importante è possibile una compressione della sinfisi sfeno-basilare).

Cause di lesioni cranio sacrali durante la nascita
L’impegno (il cranio fetale subisce un modellamento importante per adattarsi al canale nel quale deve introdursi)

La discesa
(Nella fossa il bambino effettua un arresto più o meno prolungato.Sappiamo che la dilatazione completa del collo uterino pùo avvenire prima o dopo l’impegno.
Se l’impegno avviene senza che vi sia una dilatazione sufficiente del collo ,la testa può restare per troppo tempo nella fossa e subire le contrazioni uterine che
la spingono sul collo chiuso).
Le tensioni che colpiscono le membrane della dura madre e le fasce si ripercuotono più o meno,a seconda della loro importanza su tutto il corpo, potendo provocare
dei disequilibri della colonna vertebrale, del bacino, degli arti superiori e inferiori

L’espulsione della testa
L’occipite del bambino è posizionato sotto la branca pubica.
Questo appoggio favorisce la post-flessione della testa e quindi l’espulsione.
L’appoggio sull’occipite avvicina la squama alle masse laterali e può provocare delle lesioni intraossee che restringono il foro occipitale.
L’appoggio asimmetrico può modificare la forma del foro occipitale e delle zone d’inserzione di tutte le fasce e i muscoli sotto-occipitali.
Questa eziologia è presente nei casi di scoliosi del lattante e di torcicollo congenito.
I condili occipitali sono costituiti da due parti ;le metà anteriori sono situate sulle masse laterali, le metà posteriori sulla squama.
Le pressioni asimmetriche dell’espulsione ne modificano le forme ,le convessità,rendendo impossibile la simmetria di movimento nell’articolazione occipito-atlantoidea.
Anche i fori della base vengono colpiti.Diverse patologie del neonato possono così essere spiegate.

L’espulsione del tronco
La rotazione del tronco provoca una rotazione della testa del bambino.
Il disimpegno delle spalle presuppone una rotazione e un’inclinazione cervicale importanti; questo spiega la presenza frequente nei neonati di lesioni o tensioni
cervicali e dorsali superiori.Nei casi gravi l’iper-rotazione della testa può provocare dei torcicolli o degli ematomi del muscolo sterno-cleido-mastoideo,
le fratture della clavicola e i problemi del plesso brachiale.
A volte le rotazioni della testa fetale sono insufficienti e si deve ricorrere al forcipe (oggi in rari casi) il quale può creare delle lesioni a causa delle pressioni applicate.
Quando l’espulsione non è soddisfacente l’utilizzo della ventosa per l’uscita del bambino può determinare stiramenti membranosi della dura madre e fasciali responsabili
dei disequilibri vertebrali.

Le nascite che avvengono con parto cesareo non sono esenti da rischi lesionali legati alla differente pressione tra l’ambiente intra ed extra-uterino,e al fatto che la loro indicazione presuppone forse un bacino materno troppo piccolo con costrizione del feto.

Prima infanzia
Dopo i primi mesi di vita fetale il bimbo può subire diversi traumatismi che producono lesioni.
Le cadute costituiscono l’etiologia più frequente e dato che l’ossificazione non è terminata esse possono causare lesioni intraossee.
La crescita cranica durante il primo anno dipende in massima parte dalla crescita dell’encefalo.
Le lesioni neurologiche possono frenare i movimenti cranici.Le lesioni craniche possono incidere sul sistema nervoso.
Allo stesso modo ,esse possono influenzare lo sviluppo delle funzioni sensoriali della vista e dell’udito. Anche alcune abitudini o modi di fare possono essere talvolta fattori lesionali.
esempio uno strabismo mantenuto in una bimba dai capelli ricci che cadono davanti agli occhi, un torcicollo cronico causato da una ciocca di capelli che copre un lato della fronte e la metà dell’orbita etc.

Come detto prima anche i fori della base vengono interessati e diverse patologie del neonato si possono così spiegare.

Le indicazioni al trattamento osteopatico nel neonato e nel bambino sono:
– Le scoliosi del lattante
– Il torcicollo congenito
– Problemi della colonna , attitudine cifo-scoliotica
– Le scoliosi del bambino
– I problemi agli arti inferiori(valgismo,varismo,piede piatto,piede cavo).
– Ritardi dello sviluppo motorio (mantenimento della testa,rifiuto della posizione a quattro zampe, difficoltà nella deambulazione,nella corsa,negli esercizi di equilibrio)
– Problemi respiratori

Patologie del sistema nervoso:
a)VI paio oculo-motore esterno(strabismo)
b)IX glosso-faringeo (problemi di deglutizione)
c)X pneumo-gastrico(cardio-polmonare nervo di sx ,apparato digerente nervo di dx
d)XI spinale (muscoli della regione cranio-cervicale)
e)XII grande ipoglosso partecipa alla motricità della lingua

– Pianti continui o tremori
– Disturbi del sonno ( disequilibrio dei movimenti del sacro, dell’occipite, dello sterno)
– Problemi di linguaggio
– Dislessia
– Problemi di scrittura
– Problemi della sfera O.R.L.(Otorino-laringoiatrici)(otiti resistenti ,problemi faringei, ecc)
– Mal di testa
– Funzioni salivari, nasali, lacrimali (canale lacrimale ostruito, ecc)
– Palato stretto
– Problemi della suzione (XII paio nervi cranici)